Piante legnose della Selva di Gallignano (Ancona)
Società: Divulgando Srl Dimensioni: 19.31 MB Versione: 1.1 Tipo App: Universal (iPhone / iPod Touch / iPad) |
Descrizione
Orto Botanico Centro Interdipartimentale di Servizi - Università Politecnica delle Marche
Pier Luigi Nimis, Edoardo Biondi
Stefano Martellos
Foto di Andrea Moro
La Selva di Gallignano, compresa nell’Orto Botanico dell’Università Politecnica delle Marche,si estende per una superficie di circa otto ettari sul versante settentrionale di un colle, a breve distanza dalla piccola frazione medievale di Gallignano, nel Comune di Ancona. La Selva è uno dei pochi lembi relitti di vegetazione forestale autoctona ancora presenti nella parte collinare subcostiera delle Marche, insieme alla vicina Selva di Castelfidardo e alla Selva dell'Abbadia di Fiastra, in prossimità del Fiume Chienti. Per tale motivo presenta un indiscutibile interesse ambientale. Il bosco è considerato "area floristica protetta" ai sensi della L.R.52/74 ed è riconosciuto "emergenza botanico-vegetazionale di eccezionale interesse" dal Piano Paesistico Ambientale Regionale. Inoltre dal 1998 è "oasi faunistico-venatoria" della Provincia su segnalazione del comune di Ancona. Infine dal 1999 la Selva di Gallignano, su richiesta dell'Università Politecnica delle Marche, è anche Centro di Esperienza della Rete INFEA della Regione Marche.
L'Orto Botanico si configura come centro di ricerca e di didattica ambientale per lo studio e per la conservazione della biodiversità, floristica e fitocenotica, e per la divulgazione delle problematiche ambientali. La Selva di Gallignano è costituita dalle seguenti tipologie forestali:
1) la cerreta termofila, di tipo submediterraneo (Lonicero xylostei–Quercetum cerridis), che presenta anche una variante ad erica arborea;
2) il bosco a carpino nero, anch’esso submediterraneo (Asparago acutifolii-Ostryetum carpinifoliae);
3) il bosco meso-igrofilo dominato dal frassino meridionale, estremamente raro in tutto il versante adriatico italiano (Rubio peregrinae-Fraxinetum oxycarpae);
4) il querceto termofilo a quercia di Virgilio (Roso sempervirentis-Quercetum virgilianae);
5) il microbosco a nocciolo (Roso sempervirentis-Coryletum avellanae).
Questa guida alle piante legnose, creata in collaborazione con il Progetto Europeo KeyToNature, coordinato dall’Università di Trieste, verrà utilizzata nel Centro di Esperienza per introdurre i visitatori alla scoperta delle principali piante legnose presenti nella Selva.