Ma dopo la pensione si può tornare a lavorare come dipendenti? Il “dettaglio” da conoscere per non correre rischi

Un quesito che molti si pongono è, se dopo la pensione, una persona possa tornare a lavorare come dipendente. Vediamo cosa dice la vigente normativa.

Molte persone non vedono l’ora di andare in pensione salvo rendersi poi conto che con l’assegno dell’Inps non riescono a tirare avanti fino alla fine del mese. Che fare allora? L’unica soluzione, per molti pensionati, è quella di rimettersi a timbrare il cartellino e tornare a lavorare.

uomo anziano con il cappello in testa
Ma dopo la pensione si può tornare a lavorare come dipendenti? Il “dettaglio” da conoscere per non correre rischi/appitaliane.it

Ma si può fare? Non dico in modo autonomo ma come dipendente: posso andare in pensione oggi e domani tornare a lavorare con contratto regolare come dipendente? Su questo argomento vige ancora moltissima confusione e molti, non sapendo cosa possono o non possono fare, ci rimettono un mucchio di soldi.

In particolare c’è un “dettaglio” – che poi tanto dettaglio non è – che bisogna assolutamente conoscere o si corrono guai seri con l’Inps. La mancata conoscenza di questo dettaglio, infatti, ha comportato che alcune persone abbiano dovuto restituire decine di migliaia di euro all’Istituto di Previdenza Sociale.

Pensione: in questi casi non puoi assolutamente tornare a lavorare

Molti pensionati si vedono costretti a tornare a lavorare o per esigenze proprie oppure per aiutare figli e nipoti. Ma la Legge italiana cosa dice su questo argomento? Si può sempre fare? Purtroppo no: ci sono casi in cui è vietatissimo e se si trasgredisce al divieto bisognerà restituire tutti i soldi all’Inps.

uomo che tocca la spalla ad un altro uomo
Pensione: in questi casi non puoi assolutamente tornare a lavorare/appitaliane.it

Per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria occorre avere almeno 67 anni e minimo 20 anni di contributi. Una volta raggiunto tale traguardo si può dire addio all’ufficio ma, se si vuole, si può pure tornare a lavorare persino dal giorno dopo sempre con contratto da dipendente.

Stesso discorso anche se si sfrutta la pensione anticipata ordinaria oppure se si fruisce di Quota 41: in tutti questi casi si può tranquillamente tornare a lavoro sia in forma autonoma avviando una propria impresa che come dipendenti. Anche chi accede alla pensione a 64 anni con la contributiva può tornare in ufficio quando preferisce.

Ben diversa la situazione di chi sceglie di avvalersi di Ape sociale o di Quota 103: in questi casi è vietatissimo sia tornare a lavorare come dipendenti che avviare una propria attività. E’ ammesso soltanto il lavoro autonomo ma in forma occasionale e solo fino ad un massimo di 5000 euro lordi all’anno. Chi trasgredirà al divieto e verrà scoperto, dovrà restituire all’Inps un anno intero di pensione.

C’è una buona notizia però: il divieto viene meno una volta che il soggetto raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia e, cioè, 67 anni. Spente le 67 candeline sulla torta, a quel punto potrà rimettersi in carreggiata e tornare a lavorare se lo desidera e nessuno potrà più chiedergli indietro nulla.

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